Chiude con successo RADICI, premiando i vini di qualita' e confermandosi uno dei concorsi piu' autorevoli del sud

Minervino Murge (Bari) – Domenica 22 e lunedì 23 giugno, si è svolta la terza edizione di “Radici 2008”, il Festival dei vini prodotti dai vitigni autoctoni, organizzato da Associazione ProPapilla in collaborazione con Dolce Guida. A far da scenario alla manifestazione enogastronomica, le dimore Lama di Luna e Masseria Barbera, padrone di angoli magici della Murgia. Protagoniste di questa terza edizione, sono state due vivaci e attente giurie composte da noti sommelier, amatori, giornalisti, enogastronomi provenienti da tutto il territorio italiano ed estero e da rappresentanti dell’associazione A.I.S. e ONAV, impegnati nella valutazione di 146 rinomate etichette locali.

 

Vincitore assoluto della manifestazione è un rosato, il “Metiusco 2007” dellaCantina Palamà Vini del Salento; il vino salentino, prodotto dalla cantina cutrofianese, ha messo d’accordo le due giurie, riscuotendo un consenso generale. “Un bel segnale – afferma Franco Ziliani (Corriere Vinicolo, De Vinis, organo dell’Associazione Italiana Sommelier, Focus wine, LaVINIum.com, Vinoalvino.org) - anche a fronte di un’annata non eccezionale per i rosati, dove il calore estivo ha un po’ tarpato le ali al corredo e alla fragranza aromatica e li ha resi meno esplosivi e leggiadri nei profumi, che suona come un’ideale riscossa, lanciata da una delle capitali del rosato italiano, la Puglia, di una tipologia che i consumatori, italiani ed esteri, dimostrano di apprezzare sempre di più e che a tavola, soprattutto in abbinamento ai piatti sfiziosi e gustosi della cucina estiva, fa miracoli e soprattutto, come è capitato a me e ai miei compagni di degustazioni in questa bella avventura di Radici, si fa bere, copiosamente e con gioia”.

I primi vini premiati dalle due giurie sono i seguenti: Agricole Vallone – Villa Flaminio, Santi Dimitri – Rosato Negroamaro per i Rosati, Antiche Aziende Canosine – Phatos, Conte Spagnoletti Zeuli – Rinzacco, Torre Quarto - Bottaccia per il Nero di Troia,  Vitivinicola Candido – Duca D’Aragona e Paolo Leo - Orfeo per il Negroamaro, Masseria Ludovico – Primitivo, Masseria Pepe – Dunico 2005 e Feudi San Marzano – Sessantanni per i Primitivi, Consorzio Viticoltori Associati del Vulture – Vetusto, Elena Fucci – Titolo e Carbone – Stupor Mundi per l’Aglianico,  Attanasio – Primitivo di Manduria dolce naturale del 2006, e Tormaresca - Kaloro per i Vini Dolci.

Anche quest’anno il lavoro certosino di Franco Ziliani, Ian D’Agata, David Furer, Carlo Macchi, Enzo Scivetti, Luciano Pignataro, Teodosio Buongiorno, Vito Intini, Giampaolo Gravina, Giuseppe Colamonaco, Luciano Lombardi, Francesco Zompì, Giuseppe Misuriello, Antonello Magistà, Paolo Bargelloni, Nicola Campanile, Pasquale Porcelli, Paolo Costantini, ha prodotto interessanti considerazioni sulle varietà autoctone pugliesi. A stupire particolarmente sarebbe il Negroamaro del Salento, dopo due anni di assopimento e i Vini Dolci, i quali, a dire della giuria, mostrerebbero una personalità più viva e marcata. Non delude il Primitivo, andrebbero maggiormente evidenziati invece, i Rosati, affermano Carlo Macchi, Giampaolo Gravina e Franco Ziliani:“bisognerebbe osare un po’ di più, con più chiare e qualche maggiore rischio preso”, per caratterizzare ancora di più una produzione dove a volte la tendenza a fare vini “tecnici”, impeccabili, ma un po’ carenti di slancio, di “anima”, prevale. Lo spirito di valorizzazione e di tutela nei confronti di questi tesori, quest’anno non rimane circoscritto all’evento pugliese ma prosegue, conducendo i 5 migliori vini di ogni etichetta alla manifestazione vinicola che si terrà in autunno presso il Palazzo Affari ai Giureconsulti, a Milano, organizzata in collaborazione con l’Onav. Radici 2008 scommette anche quest’anno sull’autoctono, imbastendo un coraggioso tentativo di sfondare i confini peuceti per dare maggiore visibilità alle etichette più meritevoli. Ad Maiora!

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