LE GIARE A BARI, IL RISTORANTE - WINE BAR - OSTERIA DI CUI SI SENTIVA LA MANCANZA!

I Ristoranti e le Pizzerie di Radici

Finalmente ci siamo. La svolta. Aria nuova, volti nuovi alle Giare. L’instancabile Massimo Lanini, mai soddisfatto, sempre alla ricerca d’interventi migliorativi da apportare alla sua attività, dopo mesi dedicati insieme al suo giovane e affiatato staff a sperimentare nuovi accorgimenti attraverso eventi e iniziative varie sul cibo e sul vino, coinvolgendo chef ospiti provenienti da ogni dove, impronta Le Giare a un nuovo format. 

Nuovo si fa per dire, perché l'idea di combinare il wine-bar, l'osteria e il ristorante è preesistente, viene però rimodulata in una dimensione più semplice, snella e abbordabile sia per la tasca che per la comodità dell'avventore. In pratica è nato quel ristorante da tutti i giorni che va incontro alle necessità e ai desideri del cliente accolto con tanto di brocca d'acqua del sindaco e tovaglia a quadri e che a prezzi ragionevoli propone una cucina che spazia tra terra e mare fatta di piatti immediati, schietti finalmente privi oggi delle inutili ridondanze notate in passato.

L'arrivo dalla corte di Felice Sgarra di Giovani Luzzi (a destra nella foto), giovanissimo chef e grande fan del mitico Pietro Zito, suo maestro in quanto agli approfondimenti su orto, erbe spontanee e spesa giornaliera dai mercati rionali, e del valido aiuto chef Vito Deliso (a sinistra nella foto) ha prodotto un interessante e profondo rinnovamento che proietta Le Giare fra le buone tavole disponibili in città. Giovanni Luzzi cerca il più possibile di diversificare i fornitori in base alle materie prime necessarie ed è orientato ad acquistare di preferenza tutto ciò che ha bisogno di essere manipolato minimamente, poiché usa la sua tecnica per modernizzare i piatti di stampo fortemente tradizionale lievemente e soprattutto nella forma, se vogliamo, più che nella sostanza. E' questo il vero punto di forza della rinnovata cucina de Le Giare. Per così dire, se il tempo è sempre galantuomo, il buongiorno si vede dal mattino e a pochi mesi dall'arrivo del giovanissimo chef, già immerso nel suo lavoro come se fosse lì da più di un anno, abbiamo avuto modo, al rientro dalle ferie, di provare i nuovi piatti che ci sono parsi il giusto compromesso per questo territorio dove le vie di mezzo non sono normalmente previste: a Bari o ci si imbatte (in linea di massima) nella cucina marinara vecchio stampo o una stretta cerchia di ristoratori coraggiosi che osano avventurarsi verso nuovi orizzonti. Siamo quindi fieri che in città ci sia questa formula di ristorante da tutti i giorni, con una proposta che mette in discussione lo standard cittadino.


E dove anche ci si diverte perché a iniziare con una tartare di scampo con frutta di stagione lime grattugiato e tanto di audace gelatina piccante, beh, si percepisce che il pranzo dovremmo immaginarlo più lungo che largo :) Freschezza e acidità in piacevole contrasto con un sottofondo piccante danno un tale sprint al piatto che ti verrebbe voglia di testare l'esperimento anche su altre crudità marinare.


Massimo pensa di punirci portando successivamente in tavola una seppiolina in confit alla crudaiola e crema di cacioricotta ma piuttosto viene facile poi dire che “il naufragar m’è dolce in questo mare”… Non si continua su questa strada, si cambia direzione e via alla rivisitazione della parmigiana dove il concetto di base è "togliere" anziché aggiungere col risultato di una grande immediatezza del piatto e leggerezza che lo rendono estremamente versatile, da tutte le stagioni:


millefoglie con cips di melanzane, mousse di patate, mozzarella primo latte e confettura di pomodorini.


I risultati sono gli stessi anche con i nuovi piatti in menù come il calamaro ripieno


e la parmigiana di zucca questa volta realizzata in versione classica, molto buona. Tra i primi piatti la fa da padrone un


notevole risotto vialone nano al pesto di erbe spontanee e ostrica cruda, consigliato da Massimo a fronte del nostro scetticismo iniziale, che si è rivelato, poi, riuscitissimo: freschezza, delicata nota amarognola generata dal pesto di erbe spontanee combinato alle ostriche sapide, iodate, davvero un gran bel matrimonio che ci ha lasciato la voglia di continuare imperterriti su questa strada. Sicuramente meglio il risotto del primo piatto scelto da noi:


fusillotti agli scampi, crudo di scalogno e trasparenza di sedano, un po’ come te lo aspetti, comunque gustoso e ben condito.


Con i secondi si torna finalmente a piatti meno standardizzati di quelli proposti in passato e con materie prime più convincenti, ci riferiamo alle costolette di agnello e patate al forno, un classico ben eseguito e con una carne che ci riporta finalmente ai profumi dei nostri luoghi.

Altrettanto buona la versione più gourmet, il lombetto con cicorie e pecorino.


Per dessert due grandi classici: la cassatina di ricotta


e la mousse di zuppa inglese al caffè. Per i vini e la carta non si conoscono ne’ l’inizio ne’ la fine, per due motivi: il primo perché Massimo non ama la staticità nel suo lavoro quindi imprime anche alla carta un continuo rinnovamento e continue integrazioni di nuove etichette locali, nazionali e internazionali e il secondo perché Massimo in qualità di ambasciatore culturale del vino ha deciso di presentare il meno possibile agli ospiti la carta per dargli la possibilità, ogni volta che si fermano da lui, di conoscere sempre cose diverse in base alle stagione, al cibo proposto e alle novità che giungono in cantina. Conviene perciò affidarsi alle sue proposte soprattutto perché i ricarichi sono davvero onesti e si può scegliere di bere più etichette, anche al calice, abbinandone una per ogni piatto del menu. Senza dubbio quest'ultima è una formula molto convincente che Massimo ha adottato e che ci auguriamo rimanga più a lungo possibile in vigore ad arricchire l’offerta barese. Si spendono 33 € per un menu degustazione di 4 portate o 38 € alla carta vini esclusi.                                                                                             

Ristorante Le Giare,  Corso Alcide de Gasperi, 308 f, 70125 Bari

Tel. 080. 501 1383 www.legiareristorante.it - info@legiareristorante.it

chiuso Domenica

Tutte le news